Alla fine del Quattrocento, l’Egitto e il Vicino Oriente sono a una svolta: ancora sotto il dominio mamelucco, vedono però ormai prossimo l’arrivo degli Ottomani. Le città italiane, costantemente in guerra tra loro, si muovono con cautela in questo scenario; da una parte timorose di inimicarsi il Turco, dall’altra legate agli interessi commerciali attestati tra Alessandria e Il Cairo.
Tra 1489 e 1490 un prete toscano, Michele da Figline, intraprende insieme a un compagno un pellegrinaggio che lo porta da Venezia al Cairo, dal Cairo a Gerusalemme. Lungo la strada incontra un ambasciatore fiorentino, Agnolo Della Stufa, in missione diplomatica con il suo seguito presso il sultano mamelucco. I due gruppi si uniscono per proseguire attraverso il deserto fino alla Terrasanta.
In un volgare toscano vivace e immediato, il diario di viaggio di Michele da Figline, sino a oggi inedito, racconta la storia di questa avventura, descrivendo le tappe dell’itinerario, le difficoltà incontrate, i costumi dei musulmani, e la geografia dei luoghi santi.
Marina Montesano è ricercatrice di Storia medievale presso l’Università di Genova ed è fellow di Harvard. Si occupa di storia delle culture e delle società tra medioevo e prima età moderna. Fra le sue pubblicazioni, La cristianizzazione dell’Italia nel Medioevo, Laterza 1997; “Fantasima, fantasima che nella notte vai”. La cultura magica nelle novelle toscane del Trecento, Città Nuova 2000; La lunga storia dell’inquisizione (con Franco Cardini), Città Nuova 2005.