Dante è la grande "scoperta" del Novecento. A capirlo, ripensarlo, perfino riscriverlo, furono anzitutto i grandi poeti: Pound, Eliot, Mandel'stam, Borges. In questo libro torniamo ad ascoltare la voce autentica del primo fra tutti e di tutti maestro, Ezra Pound, che Eliot definì, con formula dantesca, "il miglior fabbro". Originariamente preparato da Vanni Scheiwiller per festeggiare gli ottant'anni del poeta, il libro era rimasto sempre solo un "sogno editoriale". Oggi, riscattato da mezzo secolo di silenzio, prende vita, offrendo intatta la meraviglia di un pensiero critico e poetico decisivo. "Un libro di Ezra Pound su Dante - si legge nell'introduzione al volume - è uno scrigno di idee e di punti di vista sulla poesia. [...] Pound ci stupisce, perché sembra aver pensato prima di noi quel che noi ora pensiamo su Dante: e invece quel che oggi noi pensiamo nasce spesso dalle sue idee e scorre fino a noi lungo rivoli carsici, in un'attività di scrittura fitta e dispersiva, che questo libro contribuisce, infine, a rendere unitaria".