David Maria Turoldo (Coderno [Friuli] 22 novembre 1916 Milano, 6 febbraio 1992) fu predicatore, liturgista, poeta, iniziatore di attività editoriali, scrittore prolifico, polemista, religioso esemplare ma controverso, resistente e molto altro ancora. Provare a riassumerne la complessa personalità, i molteplici e talvolta contradditori interessi, le straordinarie aperture e le repentine chiusure in un unico volume appare un’impresa affascinante, ma complessa. Molti furono, infatti, le avventure umane, politiche e culturali cui il servita prese parte. Dalla giovanile adesione alla Resistenza al sodalizio con «L’Uomo», fino alla stagione del convento di San Carlo e della Corsia dei Servi, un’esperienza nella quale Turoldo si reinventò promotore di progetti editoriali e organizzatore culturale.Anche dopo l’esilio da Milano,Turoldo continuò instancabilmente la sua azione, attraverso la frequentazione della Firenze di La Pira, l’epopea di Sotto il Monte, l’assidua presenza su periodici e quotidiani nazionali, l’inesausta campagna per la pace e contro il ricorso alla guerra, portata avanti sino al 1991, nell’imminenza della morte, in occasione della prima crisi del Golfo.
Gli anni 1955-1964 della vita di Turoldo, tra l’allontanamento da Milano e l’approdo a Sotto il Monte non hanno, in generale, riscosso una grande attenzione da parte degli osservatori. In questo saggio essi, e soprattutto il soggiorno fiorentino, diventano invece particolarmente importanti nel determinare l’apertura diTuroldo alle tematiche internazionali.