«Dopo il Concilio, dall’enciclica Ecclesiam suam di Paolo VI, si sono sviluppati diversi interventi Pontifici, oltre ad atti significativi, […] in cui è proseguita la presentazione del dialogo interreligioso in un clima di tensione crescente rappresentando al giorno d’oggi un’esigenza, un’urgenza, frutto dell’incontro e della convivenza sempre più vasta di persone, popoli, culture e religioni. Situazione che può essere di arricchimento reciproco se vissuta nel rispetto degli altri, apprezzando i valori e le tradizioni altrui, il pensiero religioso dei popoli, alla ricerca sincera della verità, dell’unità, della riconciliazione e della pace». (Presentazione di Alberto Trevisiol, IMC)
In tale situazione emerge la necessità di una formazione al dialogo, sia in ambito cristiano sia in altri ambiti religiosi, capace di orientare ed educare le persone a stabilire relazioni più profonde con membri di altre tradizioni. Da questo certamente dipenderà la qualità delle società di domani.
L’Autore, cosciente che i protagonisti del dialogo non sono le strutture e nemmeno le istituzioni – comprese quelle religiose – ma proprio le persone e mettendo in risalto la natura teologica e antropologica del dialogo interreligioso, fornisce orientamenti per la formazione, attraverso “una rivisitazione” delle categorie coinvolte nel dialogo interreligioso, anche alla luce delle recenti indicazioni della ricerca e del magistero ecclesiale. Questo contributo va incontro al bisogno di chi si appresta a elaborare un curriculum formativo nel campo del dialogo e di chi guarda ad esso non come mero esercizio intellettuale bensì come nuovo stile di vita, che coinvolge tutta la propria esistenza e che può essere vissuto come un’autentica chiamata di Dio a lavorare sia all’interno della propria tradizione religiosa, sia in relazione ad altre.