Nina è una ragazzina moscovita che nelle prime pagine ha appena tredici anni. Intelligente, emotiva, curiosa, attraversa crisi adolescenziali, nutre grandi ambizioni, è gelosa delle sorelle e ama in segreto. Ma, soprattutto, ha uno sguardo maturo con cui coglie e valuta gli eventi e il mondo che la circonda. Attraverso di lei sappiamo come si viveva nella Mosca degli anni Trenta, dove le perquisizioni erano all'ordine del giorno, lo spettro del confino o addirittura del Gulag una possibilità più che concreta, la fame, gli stenti, la convivenza forzata. Rinvenuto recentemente negli archivi della polizia segreta russa dalla studiosa Irina Osipova, il testo è giunto fino a noi intatto, indenne da intromissioni famigliari o da devastazioni censorie.