Il Diario Noachide di Raniero Fontana è la riflessione di un non-ebreo che vive in Israele e che cerca di entrare a pieno titolo in una storia vivente che ha avuto origine al momento della Rivelazione del Sinai. Fontana è un teologo che è stato allievo, fatto pressoché unico, di una scuola talmudica in Israele, e docente al Centro Ratisbonne a Gerusalemme (il cuore del dialogo ebraico-cristiano) dove teologi, sacerdoti e laici di ogni confessione cristiana studiavano i testi della tradizione d’Israele.
Il Diario è un ritratto di cosmi umani e intellettuali diversi, offre una panoramica suggestiva sulla cultura ebraica, sulla situazione sociale e politica in Israele, sul rapporto tra ebrei e non-ebrei, sullo stato del dialogo ebraico-cristiano. Un ritratto non-convenzionale, limpido e acuto, come avverte nell’intensa prefazione Ariel Rathaus, docente di Letteratura italiana all’Università Ebraica di Gerusalemme, che sottolinea come all’Autore «stia a cuore una totalità tipicamente ebraica che lo stimola e lo affascina: la mitzwah, specifica e specchio ad un tempo del Tutto, del talmùd Torah, lo studio della Torah, come dice la Scrittura: “Non si allontanerà questo libro della Torah dalla tua bocca, e lo mediterai giorno e notte” (Gios 1,8).