Una quotidianità fanciulla, questa storia di una bimba curiosa come tutti, che cresce fra gli adulti, che memorizza parole e affetti dei grandi e li rivive nella sua solitudine. Ma comunica quella meraviglia della scoperta, del contatto pulito e fresco con le cose, il giardino, i fiori, l’aria, l’acqua, il mare, i corpi che sfuggono all’indaffarato quotidiano degli adulti.
La magistrale penna di Colette Nys-Mazure riesce a portare a galla lo spirito fanciullo che sonnecchia dentro ogni lettore.ottavo giorno non è un tempo, ed è tuttavia “il tempo” sempre tacitamente presente, necessario a vivere il senso di un frangente che è vita, la più fonda, la più vera. Parallelo al silenzio, contiene tutto l’ineffabile, ma insieme avvolge ogni parola, la sua anima, ogni evento, ogni passaggio. L’ottavo giorno è la fine, la consumazione, la trasfigurazione, e insieme il principio, l’origine, la bellezza e l’incanto, la pienezza e il vuoto che la fa risaltare.