Guardare a Dio come al personaggio di un'opera letteraria, accogliere soltanto quello che ci raccontano le Scritture e confrontarci con la figura che, evolvendosi nel corso dell'Antico Testamento, ne emerge. Ecco la sfida di questo libro: una vera biografia e insieme una ricerca che investe la teologia, l'etica, la critica letteraria, la storia delle idee e, infine, la natura e le radici del nostro modo di essere nel mondo. Jack Miles, teologo e studioso di filologia biblica, ripercorre con uno stile limpido e ricco di sfumature la vicenda esistenziale di Dio e le sue relazioni con gli esseri umani, dalla creazione a Mosè, da Salomone a Giobbe. Non si tratta di ridurre il Dio del Tanakh, la Bibbia ebraica, al livello di un personaggio romanzesco, ma al contrario di moltiplicarne le possibilità di lettura attraverso le tante storie di cui è protagonista. Che questa lettura sia necessaria, per i credenti come per gli atei, lo dimostra l'impatto culturale e psicologico che il monoteismo ha avuto sulla nostra civiltà e su tutti noi come individui, indipendentemente dalla fede. «Non vi è un unico modo necessario e corretto di leggere l'Antico Testamento », e anche allo straordinario libro di Miles ci si può avvicinare in diversi modi: come a un'avvincente rilettura di un classico universale o come a una serrata analisi storico-letteraria, oppure cogliendo l'occasione per riflettere sulla nostra concezione di Dio secondo un'angolazione radicalmente nuova.