Dal massimo filosofo del diritto vivente, un volume che raccoglie le relazioni elaborate da Sergio Cotta in occasione dei Congressi promossi dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani e gli articoli da lui scritti per la rivista dell’Unione, Iustitia. Il libro costituisce un servizio prezioso e unico alla cultura filosofico-giuridica italiana, riproponendo testi di difficile accessibilità e di ancora intatta suggestione teoretica. Il contributo di Sergio Cotta ha permesso di mantenere vivo l’insegnamento della tradizione filosofica giusnaturalistica, nella quale egli si è sempre più immerso col passare degli anni e che è stato genialmente in grado di fondere, con esiti di indubbia originalità, con elementi della tradizione fenomenologica.
Sergio Cotta (Firenze 1920), Accademico dei Lincei, è professore emerito nell’Università La Sapienza di Roma. È il massimo filosofo del diritto italiano vivente. Tra le sue molte opere si segnalano Montesquieu e la scienza della società (Torino 1953), La città politica di S. Agostino (Milano 1960), La sfida tecnologica (Bologna 1968), Prospettive di filosofia del diritto (Torino 1971), L’uomo tolemaico (Milano 1975), Perché la violenza (L’Aquila 1978), Europa: fantasma o realtà? (Napoli 1979), Giustificazione e obbligatorietà delle norme (Milano 1981), Il diritto nell’esistenza (Milano 1985), Diritto Persona Mondo umano (Torino 1989), Soggetto umano. Soggetto giuridico (Milano 1997).