“Scrive in un modo libero, sensuale e impetuoso” Alessandro Piperno
Iris – quarantacinque anni, sposata, con due figli – pensa di essersi lasciata alle spalle i due grandi traumi della sua vita: l’abbandono da parte del primo amore, Eitan, che l’aveva indotta giovanissima a desiderare la morte e, anni dopo, l’attentato di cui è stata vittima, che l’aveva portata tra la vita e la morte. A distanza di dieci anni da quell’attentato, Iris non si aspetta certo il riaffiorare del dolore fisico, di quei ricordi terribili, ma soprattutto non si aspetta di reincontrare per caso Eitan. Se a questo si aggiungono il sospetto che il marito Michi abbia un’amante e la preoccupazione per la figlia, plagiata da un uomo molto più grande di lei, la vita di Iris sembra andare di nuovo in frantumi e la situazione appare ingestibile.
Solo una grande scrittrice come Zeruya Shalev, con la sua scrittura sensuale e fluente, poteva dar voce alla profonda complessità della vita e delle relazioni, e tirare con pazienza i fili della storia fino a comporre una trama impeccabile e portarci in un toccante viaggio catartico attraverso il dolore e il suo contrario.