Isol in questo libro-oggetto, sfruttando due soli colori, il giallo e l'azzurro, oltre al tratto nero, ci racconta due storie ben diverse a partire dalle stesse identiche immagini. Semplicemente narrate da due diverse prospettive. Quando un bambino trova una paperella (o una paperella trova un bambino?), due mondi si incontrano, e chi è più utile all'altro? Se nelle pagine su fondo giallo è il bambino a parlarci della sua scoperta, e di tutte le cose utili che si possono fare con una paperella, non appena il suo discorso finisce ci ritroviamo davanti una nuova copertina, questa volta azzurra. Ed eccoci immersi nei pensieri della paperella, che ci racconta tutte le cose utili che si possono fare con un bambino, e non con minore soddisfazione! L'autrice, memore dei libri a basso prezzo e con pochi colori che sfogliava da bambina a casa dei nonni, ha concepito quest'opera in un'epoca in cui ancora disegnava e fotocopiava su carta colorata, e nelle sue intenzioni doveva diventare un volumetto di istruzioni su come si usa una paperella... o un bambino! Mai come in questo caso il formato è coerente con la storia e con l'idea che le sta dietro: la struttura a fisarmonica, infatti, ci permette di leggerlo e rileggerlo all'infinito, passando da un punto di vista all'altro senza mai fermarci. Età di lettura: da 5 anni.