ECOSISTEMA CREATIVO. ORGANIZZAZIONE DELLA CREATIVITA' IN UNA PROSPETTIVA DI NETW
Autore: MONTANARI FABRIZIO
Editore: FRANCO ANGELI
Data di pubblicazione: Aprile 2018
Collana: ECONOMIA E MANAGEMENT
Codice: 9788891769572
Peso: 374 g
Pagine: 218
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Descrizione di "ECOSISTEMA CREATIVO. ORGANIZZAZIONE DELLA CREATIVITA' IN UNA PROSPETTIVA DI NETW"
La creatività rappresenta oggigiorno il nuovo paradigma non solo per la competitività aziendale ma anche per lo sviluppo delle economie territoriali. Se è opinione condivisa che la creatività permetta di rispondere alle sfide competitive contemporanee, stimolando anche la capacità di innovazione, più complesso è il dibattito sui fattori che la sostengono. Questo tema, infatti, ha attirato l'interesse di numerosi scienziati e pensatori, fin dall'epoca dei primi filosofi greci. Da sempre considerata come qualcosa di deviante, passionale e caotico, l'idea di creatività che si è affermata nella cultura occidentale è stata per molto tempo legata a una visione "romantica" dove il genio solitario realizza opere eccezionali grazie al suo talento unico. Alla de-mitizzazione di questa idea di creatività hanno contribuito diversi filoni di ricerca che hanno analizzato le determinanti individuali, prima, e quelle di contesto poi. Da questo punto di vista, oltre agli studi sulle caratteristiche degli ambienti lavorativi, si è affermato recentemente un filone di ricerca che ne ha enfatizzato la dimensione sociale. Questo libro adotta tale prospettiva relazionale cercando di contribuire a una più profonda comprensione delle dinamiche con cui i network possono influenzare la creatività. Per rendere conto della complessità alla base di questa prospettiva sociale sarà introdotto il concetto di ecosistema creativo, il quale enfatizza la dimensione relazionale trascendendo i confini organizzativi e investendo il contesto territoriale di riferimento, inteso però non solo in senso geografico, ma anche nei suoi aspetti culturali, cognitivi, identitari e materiali. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo svolto dai luoghi fisici, soprattutto quelli di tipo collaborativo, e dai modi con cui gli individui percepiscono le strutture relazionali, non solo quelle interne ed esterne a un'organizzazione, ma anche quelle che si sviluppano a cavallo dei suoi confini.