Essere "fragili" e contemporaneamente forti. Sembra un paradosso, ma non è così. I cambiamenti della vita tendono a mettere in crisi le persone, destabilizzando i loro equilibri di vita e le loro sicurezze. Di fronte alle tante difficoltà affettive, di lavoro ed economiche le persone si sentono sempre più disorientate. La paura sta prendendo il posto della speranza, del desiderio e della fiducia nel domani. È l'ora di prendere contatto con noi stessi, con la nostra fragilità. Se prendiamo piena consapevolezza della nostra fragilità e la accogliamo come parte di noi, saremo più veri, più sensibili, più disponibili a rimettere in discussione il nostro progetto di vita. Allora la fragilità diventa una forza. Aiuta ad essere unici nella moltitudine, a piacersi come si è, accrescendo, perfino, la propria autostima. Perché le conquiste di chi è più fragile valgono di più e si godono di più. Le sconfitte sono possibili, ma non bloccheranno il cammino. Spingeranno ad andare avanti, a ripensare alla propria vita con sincerità ed onestà. Se partiamo dalla nostra fragilità, dalla consapevolezza delle nostre motivazioni più profonde potremo dare spazio ad un nuovo progetto di vita con speranza e fiducia nel futuro, ancorandoci a valori forti come la solidarietà, la generosità e l'amore, per cui vale la pena di vivere.