La pallottola esplosa dalla canna del fucile, le voci concitate, la tensione del momento, il primo violento impatto del proiettile nella pietra visibile in un buco di un paio di centimetri su un gradino della Via Dolorosa, proprio davanti ad una chiesa, il rimbalzo del proiettile stesso e la sua traiettoria folle che terminava sulla tempia di Fahmi. Il suo corpo che cade a terra, schizza il sangue ovunque, il selciato si bagna e la macchia si allarga progressivamente mentre aumentano le voci, le urla, lo strazio.