Questo libro e il film che ne è stato tratto, sono l'avventura di un quadrato: ci riguarda tutti però. Una forma geometrica ben nota sin dai tempi dell'antica Grecia, descritta da Euclide, una forma semplice, che cavalca la storia delle civiltà sino ad arrivare alle soglie del XX secolo. Ed entrare come protagonista dell'arte, del design dei nostri tempi. Perché, come ha scritto Bruno Munari, "il quadrato non ha stili", funziona sempre. Quadrato è il protagonista di questo libro di Abbott intitolato Flatlandia (II mondo piatto) scritto nel 1884. Un'avventura alla scoperta della terza dimensione, lasciando il paese piatto delle origini, sino a sognare, immaginare la quarta dimensione e dimensioni ancora più alte, che diventeranno visibili grazie ai matematici in quegli stessi anni. Un'avventura che parla di geometria, di nuovi mondi, di creatività e fantasia, di libertà. Una storia molto attuale, in cui hanno spazio anche i diversi, i geometricamente diversi, ovviamente. Che turbano e creano scompiglio nel regno della regolarità.