Il fenomeno dei gemelli e gemelline siamesi è ricorrente. L'opinione pubblica ne è stata vivamente interessata sia nell'ultimo anno del ventesimo secolo che nei primi mesi del secolo ventunesimo. I progressi della scienza medica e in particolare della chirurgia, consentono di intervenire per separarli nella maggioranza dei casi. Se sotto il profilo medico-scientifico i risultati nel futuro dipenderanno ancora dalla scienza e dall'abilità e capacità dei medici, sotto il profilo etico-giuridico si solleva l'interrogativo di sempre: quello che riguarda la vita umana e le possibilità di intervenire per migliorarla, senza ledere i diritti e la dignità dei soggetti. È questo il nodo cruciale degli interventi di separazione dei gemelli e gemelline siamesi che, in virtù di una visione della vita che ritiene lecito tutto ciò che è tecnicamente fattibile, hanno comportato in alcuni casi, portati all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale dai mass-media, la morte dell'individuo più debole per far sopravvivere quello con maggiori probabilità di sopravvivenza. Mancando una letteratura etica sull'argomento, l'Autore, teologo di fama internazionale, ha deciso di elaborare un codice deontologico che, riaffermando il principio della inviolabilità della vita di un essere umano, pone le basi per una corretta soluzione etica e giuridica di questo interrogativo.