Nella Palestina del I secolo, un predicatore ebreo venuto dalla Galilea lanciò un movimento rivoluzionario che proclamava la venuta del Regno di Dio, minacciando così l'ordine costituito dei dominatori romani e della gerarchia religiosa ebraica. Fu arrestato, torturato e ucciso come sovversivo. Alcuni decenni più tardi, i suoi seguaci dissero che era il Figlio di Dio, trasformando un giovane ribelle in un simbolo e ponendo le basi di una religione destinata a diffondersi nel mondo intero. In questa biografia, Reza Aslan mette a confronto i testi evangelici con le numerose fonti dell'epoca, dalle opere dello storico ebreo Giuseppe Flavio ai documenti romani, per raccontare la complessa figura di Gesù: un uomo di pace che esortava i seguaci a prendere la spada, un esorcista e guaritore che si proclamò Re dei Giudei, un messia inconsapevole della sua natura. Così questo libro non solo diventa l'appassionante ricostruzione di una delle epoche più tumultuose e più decisive della storia, ma illustra anche in modo coerente come la Chiesa, a partire dall'apostolo Paolo, abbia plasmato l'essenza della cristianità, oscurando l'uomo vero che era Gesù. "Il che è un peccato. Perché l'unico aspetto che uno studio esauriente sul personaggio di Gesù dovrebbe rivelare è che Gesù di Nazaret, l'uomo, è stato tanto convincente, carismatico ed encomiabile quanto Gesù il Cristo. Una persona, in sostanza, in cui vale davvero la pena credere."