Péter ci insegna non solo a non aver paura
dell’infinito, ma persino a “giocare” con esso.
Giulio Giorello
LA MATEMATICA È UNO DEGLI INCUBI peggiori degli studenti, molti anche da adulti continuano a odiarla e a non capirci nulla, a perdersi tra algoritmi, limiti, equazioni, numeri negativi, geometria euclidea... Eppure la matematica non è solo calcoli, definizioni e teoremi, può anche essere un gioco divertente e appassionante. Rózsa Péter, in questo saggio scritto appositamente “per coloro che hanno interessi intellettuali ma non sono matematici, per letterati, artisti, cultori di scienze umanistiche”, ci invita a “giocare” con l’infinito, a prendere (o riprendere) confidenza con i numeri. Nel giro di poche pagine ci guida dai conti “con le dita” a concetti complessi, fino all’infinito. Ci svela le scoperte, i ripensamenti, le crisi che hanno fatto la storia di questa disciplina. Il tutto però senza l’uso di alcuna “tecnica” o formula, ma procedendo per punti essenziali un passo alla volta, e costruendo mattone su mattone i meccanismi di questa materia ci fa riconoscere in essa “lo stampo della creatività dell’uomo”. Un classico della divulgazione matematica, limpido e intelligente, che con competenza e leggerezza incanterà anche i più scettici e li porterà a scoprire la bellezza dei numeri.