È ancora possibile "incantarsi" davanti alla Parola di Dio? Il libro fa propria questa domanda che invita a nuovo stupore, declinando la "grammatica" per una sensibilità biblica. Nella prima parte, la morfologia, si tratta il tema dell'incanto: partendo da Gesù davanti alla fede del centurione pagano, si risale ai suoi compaesani che, da stupiti, si trasformano in sdegnati; dal messaggio dei pastori di Betlemme si giunge a Pilato, meravigliato del mutismo di Gesù. Nella seconda parte, la sintassi, ci si muove alla ricerca di un'autentica spiritualità biblica. Il volume si chiude con un eserciziario: alcune miniature, dipinte di fresco, nelle quali ragazzi diciottenni, alunni di un liceo di Cremona, descrivono un istante dei loro incanti. Tocca al lettore scrivere, se vuole, la sua pagina sacra: quella di un ascolto fecondo che parte dalla contemplazione di ciò che Dio dice e fedelmente realizza.