Descrizione
Traduzione di Marcella Uberti-Bona
Intorno alla fine di Benito Mussolini e alle tante, contrastanti versioni che nel corso del tempo hanno tentato di ricostruire gli ultimi giorni del Duce, dalla disperata fuga sino all’esecuzione e alla macabra esposizione del cadavere a Milano, molto resta ancora da chiarire. Se già nell’immediato dopoguerra si erano levate le prime voci dissenzienti intorno alla vulgata ufficiale, a partire dagli anni Sessanta ha iniziato a diffondersi una vasta letteratura sull’argomento, ricca di spunti d’indagine e misteri irrisolti. Dalla sparizione del «tesoro di Dongo» all’ipotesi della «doppia esecuzione», dalla caccia ai «diari del Duce» sino all’inquietante ruolo (adombrato, tra gli altri, dall’ultimo De Felice) che potrebbero aver giocato i servizi segreti stranieri nella fine del dittatore, tutto è stato rimesso in discussione e sottoposto a inchiesta.
E, al di là del furore ideologico che in passato ha animato alcune ricerche, ciò si deve anche alla pubblicazione di documenti d’archivio prima indisponibili, e quindi all’emergere di nuove e credibili testimonianze che contraddicono molte delle precedenti. Pierre Milza, storico del fascismo e autore di una monumentale biografia su Mussolini, traccia oggi un bilancio (quasi) definitivo sulla questione, guidandoci con autorevolezza nell’appassionante labirinto delle interpretazioni.
L'Autore
Pierre Milza è un esperto di storia italiana e uno degli storici stranieri più tradotti in Italia. È professore emerito a Sciences-Po, l’Istituto di studi politici di Parigi, e autore di numerosi saggi, fra cui Storia d’Italia, Mussolini, Europa estrema, Italiani di Francia, Verdi e il suo tempo, Dizionario dei fascismi.