Ryszard Kapuscinski, autore di memorabili reportage dall'Africa, dall'Asia, dal Sudamerica - tradotti in trenta lingue (in Italia è pubblicato da Feltrinelli) - incontra a Bolzano, nell'ottobre del 2006, nel suo ultimo viaggio (il grande reporter polacco muore nel gennaio 2007), un gruppo di studenti trentini che avevano letto e discusso i suoi libri. Ne nasce un dialogo intenso e sincero che affronta i grandi temi del nostro tempo: la globalizzazione, l'incontro-scontro tra le culture, l'urgenza della reciproca comprensione, la povertà e le disuguaglianze, la democrazia, la rivoluzione, la vita quotidiana dell'umanità semplice ignorata dai media, il dominio di internet; e poi il deserto, il silenzio, il caldo torrido, il freddo paralizzante, Dio, la poesia, la guerra,... . Quasi un "testamento morale". Con la prefazione di Alicja Kapuscinska, vedova dello scrittore, e l'introduzione di Paolo Rumiz, inviato di "Repubblica". "Nell'ottobre 2006 ha visitato di nuovo l'Italia. Proprio allora, durante la visita a Bolzano, ha incontrato i giovani e, come diceva, è stato uno degli incontri più belli della sua vita". Alicja Kapuscinska"Il maestro era felice, adorava stare tra i giovani, lontano dalle telecamere. Costruì il suo cenacolo intorno alla stufa...". Paolo Rumiz