Una formidabile macchina da indagine: il pettegolezzo. Questa scoperta Marco Malvaldi la applica a un brodo primordiale particolarmente fertile. Un bar sulla costa tra Pisa e Livorno. Quattro anziani dalla battuta pronta, spesso indecente, e dalla morbosa curiosità che sanno tutto dei loro dintorni e delle loro tradizioni (civili, folcloriche, di cronaca). Un sagace «barrista» paziente a sufficienza per trasformare i vaneggiamenti dei vecchietti in intuizioni investigative. Una folla di tipici «attori» dalla Toscana profonda riadattati a un turismo invadente. Infine, tanti misteri criminali puramente paesani. Da questa serie di romanzi la fiction televisiva Sky I delitti del BarLume.
La carta pi√π alta
«Non è che tutti gli anni possono ammazzare qualcuno per farvi passare il tempo!». E invece quando è la stagione giusta impossibile distrarre Nonno Ampelio, il Rimediotti, il Del Tacca del Comune, Aldo il Ristoratore dalla loro mania. È un delirio senile che la morte del ricco proprietario di una tenuta, ufficialmente avvenuta per cause naturali, sia un delitto?
Il telefono senza fili
«“Ora, Ampelio, secondo lei io mi metto a parlare del caso qui, al bar, di fronte a tutto il paese?”. “Ma ci siamo solo noi quattro”. “Appunto”, confermò la commissaria». È scomparsa Vanessa Benedetti che gestisce un traballante agriturismo. E muore anche un cartomante che ne aveva preannunciato la sorte. Al BarLume i vecchietti sentenziano nonostante la canicola.
La battaglia navale
«Aldo aveva detto: “Ho trovato la lavapiatti, è una ragazza ucraina, si chiama Natasha” e tutti i vecchietti lì a immaginarsi la gemella della Stefanenko, per poi ritrovarsi davanti la versione femminile del compagno Černenko». Ai Sassi Amari, il litorale, viene trovato il cadavere di una bella ragazza, con uno strano tatuaggio. È una badante ucraina. Subito i sospetti si accentrano sul marito violento. E il caso sembra facilmente concluso, con grande delusione dei vecchietti. Per fortuna un vecchio «compagno» conosce le usanze delle ucraine.