Sebbene i nomi propri dei Magi non compaiano affatto nella pericope di Matteo 2,1-12, le tradizioni apocrife ne hanno fissati in particolare tre, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, che però non sono affatto né gli unici, né, in tale versione, i più antichi; così come il numero dei Magi non è mai indicato nel Vangelo, lo stesso dicasi per i loro nomi, che vanno da tre a dodici. Il presente saggio propone un'indagine preliminare sulla storia delle origini di tale complessa tradizione onomastica attestata in lingue e culture diverse, tra Oriente e Occidente, nel mondo Tardo Antico e Medievale, sulle tracce di intricati percorsi della spiritualità antica e della propaganda cristiana, che proprio grazie alla figura dei Magi evangelici poté elaborare un importante mezzo di dialogo e di promozione interculturale. Il testo è corredato di tavole sinottiche (a cura di A. Zubani) e di un'appendice sul testo osseto di Matteo 2,1-12 (P. Ognibene), nonché di due brevi saggi, uno sulla monetazione indo-partica dei Gondofaridi (A. Gariboldi), la cui storia risulta connessa alla figura di Gaspare, l'altro sull'immagine dei Magi evangelici nella ricezione cinese (J. Kotyk).