Chi sono i Sette Arcangeli? Basta domandarlo a qualsiasi fedele cattolico per ricevere quasi sicuramente una risposta incerta. Qualcuno potrebbe addirittura sospettare che si tratti di un gruppo, magico o esoterico, venerato da moderni cabalisti e astrologi. Pochi sanno che si tratta di un vero e proprio culto cattolico, ben conosciuto almeno fino al secolo scorso e addirittura professato apertamente da tanti santi, beati e teologi del cristianesimo (da Santa Gertrude a Margherita Maria Alocoque, a Bartolo Longo, a Maria Valtorta, a Faustina Kowalska...) entrati in contatto diretto con i Sette Arcangeli, come bene evidenziato nel libro. Queste entità angeliche sono nominate nella Bibbia nel Libro di Tobia (12,15): « Io sono Raffaele, uno dei sette angeli sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore », e nell’Apocalisse di San Giovanni (1,4): « Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono ». Eppure, nonostante la saldezza dottrinale che discende dalle Sacre Scritture e la conferma che si trae dalla mistica, i sette santi angeli o spiriti assistenti furono fatti oggetto di una straordinaria opera di censura che coinvolse anche alcuni cardinali i quali, come nel caso di monsignor Francesco Albizzi, arrivarono addirittura a ordinare la cancellazione dei loro nomi da quadri, dipinti, sculture, documenti. Ovunque apparvero, dunque, furono quasi sempre censurati. Ma i loro nomi erano e restano quelli di: Michele, Gabriele, Raffaele, Uriele, Sealtiele, Geudiele e Barachiele. Con l’accurata e documentatissima indagine condotta in questo libro da due dei massimi esperti di angelologia, si spiegano i motivi di questo accanimento, che non ha precedenti nella storia della Chiesa.