È possibile identificare in un’immagine il percorso narrativo di uno scrittore? È quanto si propongono di fare questi saggi letterari, nei quali l’autore, dopo aver individuato le figure e le forme salienti – le icone – dei testi esaminati, le ricompone attorno ad un’immagine unitaria, nella quale si condensa e si esplicita in maniera figurativa il senso dell’opera. Ma individuare quest’immagine significa pure scoprire l’idea germinale, l’etimo del testo, ovvero la forma figurans, come viene chiamata, che balena nella mente dell’autore nel momento in cui l’indeterminatezza dell’immaginario assume dei contorni precisi e si propone come stimolo e guida alla composizione. Attento studioso della letteratura contemporanea, l’autore ha sperimentato questo metodo sulle opere di sei autori, a lui particolarmente cari per affinità sentimentali (Buzzati, Mancinelli, Pardini, Tobino) e culturali (Bassani, Pazzi), e per l’intima necessità della loro narrazione, che scaturisce sempre dalla volontà di raccontare attraverso lucide metafore il senso e le ragioni della loro (e della nostra) presenza nel mondo.