Bisogna lasciare da parte il Melville delle imprese marinaresche, della balena, dei popoli lontani da scoprire, dei misteri da svelare. Questa selezione dei racconti di Melville rappresenta il drammatico punto di approdo del grande viaggio dello scrittore americano attraverso i misteri dell’uomo e della natura, in un mondo ingannevole dove i significati si ammucchiano uno sull’altro senza che si riesca a distinguere una salda verità. Così, alla fine del percorso, scopriamo il vecchio marinaio, stanco di navigare alla ricerca di nuovi mondi senza una bussola adatta, seduto tristemente nella propria casa, tornato a se stesso, nell’unico luogo che può definire saldo e privo di enigmi destinati a rimanere irrisolti.
Herman Melville nacque nel 1819 a New York. Nel 1839 si imbarcò come mozzo sul mercantile Lawrence diretto a Liverpool avviando un’intensa stagione di viaggi marinareschi. Tornato in patria aprì la sua carriera di narratore con fortunati resoconti
di viaggio, ai quali fece seguire romanzi che non trovarono il favore del pubblico. Tra questi vanno ricordati il capolavoro Moby Dick, Bartleby lo scrivano, Benito Cereno e Le isole incantate. Melville morì nel 1891, ignorato da critica e lettori. Il suo ultimo romanzo, Billy Budd, apparso postumo nel 1924, avviò la rivalutazione dello scrittore, scoperto in Italia soprattutto grazie alle raffinate traduzioni di Cesare Pavese.