IL CATECHISMO DELLA CARNE CORPOREITA' E ARTE CRISTIANA
Autore: VERDON TIMOTHY
Editore: CANTAGALLI
Data di pubblicazione: Aprile 2009
Codice: 9788882724573
Dimensioni: 15,1 cm x 23,4 cm x 1,3 cm
Peso: 355 g
Pagine: 180
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Descrizione di "IL CATECHISMO DELLA CARNE CORPOREITA' E ARTE CRISTIANA"
Timothy Verdon Storico dell'arte di fama mondiale, docente presso la Stanford University di Firenze nel nuovo testo Il Catechismo della carne, analizza come l'arte abbia trasmesso il messaggio evangelico attraverso la corporeità.
Le tre sezioni - Il corpo, la carne ; Il corpo nella storia; Il corpo nel cosmo, decifrano i linguaggi corporei nella storia dell'opera d'arte.
L'autore spiega il perché abbia senso parlare di un catechismo della carne di fronte all'affermazione di Gesù che Dio è Spirito.
Questo testo risponde ai molti interrogativi che si può porre tanto il credente quanto il non credente sull'opportunità di circondare di forme e di colori la semplicità dello spirito.
Viene affrontato il luogo comune secondo cui la fede cristiana sia nemica della corporeità, mostrando invece come il corpo sia un luogo di conoscenza spirituale.
Nessuna grande fede attribuisce infatti tanta importanza al corpo umano come il Cristianesimo.
Dato che nell'Eucaristia il corpo di Gesù è il nucleo di tutta la liturgia, non bisogna stupirsi che il Cristianesimo abbia voluto enfatizzarlo attraverso le arti del canto, della poesia e della pittura quasi come fosse un vero e proprio "catechismo".
Nel V - VI secolo assistiamo ad una spiritualizzazione del "corpo naturale" dell'esperienza grecoromana; tra il Due e il Trecento il corpo naturale venne, specialmente in ambito francescano, non solo riabilitato, ma anche esaltato come veicolo per l'esperienza spirituale.
Nel saggio viene sviluppata l'intuizione paolina del nesso tra l'esperienza morale e il "travaglio" fisico del creato: un' "antropologia teologica" che riflette sul rapporto del corpo umano con il cosmo.
Sul Sacromonte di Varallo i corpi realistici di centinaia di personaggi in terracotta policroma narrano i misteri della della fede in mezzo ai boschi della Valsesia, dove la natura si fa teatro di accoglienza per il rito.
"Lungi da essere ostile al corpo, il cristianesimo ha comunicato la sua fede in un Dio spirituale mediante immagini della carne umana. Secolo dopo secolo, pur nel variare di orientamenti teologici e di linguaggi stilistici, l'arte cristiana ha infatti esaltato il corpo come luogo di conoscenza spirituale, ridefinendo - soprattutto nel periodo che va da Giotto a Michelangelo - la stessa idea occidentale della dignità della persona".