I tre testi riuniti in questo volume sono stati scritti da Mario Pomilio in tempi diversi della sua vita, ma pur nelle differenza stilistiche e compositive mostrano una grande coerenza di sguardo e di pensiero. "Il cimitero cinese" e "Ritorno a Cassino", che lo stesso Pomilio riunì in un solo volume alla fine degli anni Settanta, intrecciano, nel segno di un manzonismo moderno, vicenda personale e storia dell'Occidente, affidando il ruolo propulsivo della narrazione a una coppia il cui legame sentimentale deve fare i conti con le terribili eredità della seconda guerra mondiale; nel cimitero, un italiano e una giovane tedesca attraversano in macchina, pochi anni dopo la fine del conflitto, la Francia del nord, e quello che doveva essere un romantico week end si trasforma nella contemplazione dei duraturi sconvolgimenti, nei paesaggi geografici e in quelli interiori, apportati dall'invasione, dal dominio e dai massacri; in "Ritorno a Cassino", ambientato sull'Autostrada del sole all'alba degli anni Sessanta, le ferite che sembrano chiuse si rivelano in realtà solo ipocritamente nascoste. Il racconto inedito "I partigiani" è l'inizio della riflessione, in un Pomilio ancora molto giovane, sul tema che porterà ai due esiti successivi, e che l'autore non smetterà di rimeditare almeno fino al Quinto evangelio. Si tratta insomma di una serie compatta, che qui viene restituita integralmente per la prima volta.