«Nel 1981, mentre frequentavo l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, mi imbattei in un testo dello storico inglese Ch.R. Boxer, The Christian Century in Japan, del 1951. Fu la scoperta di un mondo totalmente sconosciuto, perché nessuno, fino ad allora, mi aveva parlato della storia del cristianesimo del Giappone e dei martiri, innumerevoli, – a tutt’oggi non si sa con precisione quanti siano stati – che ci furono dal XVI al XX secolo» (da La Missione in Giappone. Gli inizi, p. 11).
Da quella lettura giovanile ebbe avvio l'incontro dell’Autrice con il Giappone, dove vive e insegna da trentuno anni. Nonostante la cultura di questo Paese fosse così diversa da quella occidentale, il cristianesimo vi attecchì con una velocità sorprendente. Il successo, tuttavia, fu breve. Già a partire dalla fine del XVI secolo, infatti, la fiorente comunità cristiana fu sottoposta a persecuzione sistematica che, legalmente, ebbe termine nel 1873, ma che in realtà si protrasse fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Vi sono quindi ricostruite le tappe della via crucis dei missionari e di quella parallela, ma ancora più sofferta, dei loro figli spirituali, i cristiani giapponesi, testimoni di forte fede e generoso coraggio.