In un intenso dialogo con Francesco Comina e Genny Losurdo, Ágnes Heller, la grande filosofa ungherese, conduce il lettore attraverso un viaggio appassionato sul tema dell'amore, dalle origini del pensiero fino ad oggi. Un viaggio che corre dentro un filo narrativo serrato dove si mescolano le intuizioni dei filosofi con le leggende mitiche, letterarie e artistiche fra eros, philia, agape, amor passio, amor intellectualis e l'etica della cura e del prossimo. Senza dimenticare i riferimenti all'oggi, al rapporto tra amore e politica, in un'Europa bifronte, piena zeppa di paradossi inconciliabili, uscita dal flagello della guerra invocando l'universalità dei diritti umani, la solidarietà, la libertà e poi finita, con la caduta del muro di Berlino, nell'alzare fili spinati, barriere e nuovi muri. Il libro si chiude con uno scritto inedito della Heller, un ricordo vibrante, pieno di amore per i novant'anni dalla nascita di Anna Frank, sua coetanea. Entrambe condivisero la triste sorte riservata agli ebrei stritolati dal nazismo. Ágnes si salvò, dopo la liberazione del ghetto di Budapest, Anna venne invece deportata e uccisa nel lager di Bergen Belsen.