L'autore guarda dentro se stesso e fuori, verso il mondo esterno, e con tocco lieve registra le sensazioni che ne riceve. Si tratta di brevi riflessioni, redatte in forma poetica, sulla vita nelle sue diverse manifestazioni: la capacità di provare stupore di fronte alla realtà, la forza rivoluzionaria dell'amore, la fede come palpito intimo nell'esistenza quotidiana, il senso della saggezza e della felicità, l'aspirazione al trascendente che rende l'uomo consapevole della propria finitezza, la gioia di chi sperimenta la misericordia divina, il silenzio come attesa della Parola, il dolore che salva attraverso la Croce. La prima delle venticinque riflessioni presentate, intitolata L'anima nana, mette in guardia dall'atteggiamento di chi "ha il passo del trantran: evita le estrosità, ama soprattutto la cifra della normalità". Luciano Marigo invita a cercare al di là di questa normalità priva di entusiasmo per indagare più a fondo il senso della vita.