In una casa di poveri contadini, nacque un bambino che chiamarono Felice. E felice era, sempre in movimento, sempre col viso in su a guardare i "grandi" e chiedere perché. Il giovane parroco del suo paese, Samarate, faceva da maestro a un gruppo di ragazzini, tra i quali Felice. Con lui studiavano il catechismo, imparavano a leggere, a scrivere e a contare, ma anche a fare i chierichetti. Era questa la cosa più bella, per Felice: stare vicino a Gesù, potergli parlare, dirgli che voleva stare con lui per tutta la vita. Quando pensò di essere grande abbastanza, disse ai suoi genitori che voleva diventare frate. Il padre, anche se dispiaciuto di separarsi dal suo bambino, lo accompagnò al convento e, davanti al padre superiore dei Cappuccini, firmò con una croce il suo consenso. La traccia, il segno che frei Daniel lasciò è talmente forte da raggiungere anche noi: il profumo persistente di quel fiore fece di Tucunduba un giardino... e quel "profumo" lo puoi sentire anche tu... Età di lettura: da 6 anni.