"Il gioco dei regni" è il capolavoro di Clara Sereni, un grande romanzo famigliare che attraversa e ripercorre le tappe fondamentali del Novecento, editato per la prima volta nel 1993 è qui riproposto in una nuova veste e aggiornato con l'introduzione di Marino Sinibaldi.
L'autrice raccoglie e intesse frammenti di memoria, istantanee, documenti privati e pezzi di storia collettiva con la pazienza e l'amore che solo una donna può mettere nel ricucire gli strappi, nel portare a nuova bellezza ciò che il tempo ha logorato.
Clara Sereni ha percorso a ritroso la vita della straordinaria famiglia in cui si è trovata a nascere, e lo ha fatto con la lucidità della storica - che cerca con tenacia ogni traccia - e con il coraggio della scrittrice, che rivive per noi pagina dopo pagina le speranze, le tragedie, le immense passioni che hanno animato ognuno dei protagonisti di questa storia.
Dalla Rivoluzione russa alle due guerre mondiali, dalle leggi razziali ai campi di sterminio, dal Ventennio alla Costituente, dal sogno sionista a quello comunista: i passi della famiglia Sereni si intrecciano inestricabilmente con quelli del Novecento, il secolo di cui tutti siamo figli e, forse, irrimediabilmente orfani.
Nel riproporre oggi questo suo libro fondamentale, Clara Sereni scrive che le donne ne sono, a dispetto di tutto, le vere protagoniste: ''perché il loro spazio nella scrittura e nei ricordi era minore: sempre in secondo piano, taciute, interpretate come sorta di protesi degli uomini cui erano accanto''.
E riconosce che queste pagine sono destinate a lavorare dentro l'animo di chi le legge, a ''suscitare domande'', perché narrando ''la Storia attraverso singole storie, facendo entrare il lettore e la lettrice nel cuore degli eventi dal basso e non dall'alto'' ci emozionano, ci commuovono, ci gridano che ogni bilancio sul passato è presuntuoso e vano se non considera l'ardore con cui i nostri padri hanno vissuto, lottato e amato.