Roland Oberstein, quarantun anni, felicemente divorziato e padre di un bambino, sa bene come va il mondo. Docente universitario di Economia, è consapevole che il libero mercato regna sovrano, specialmente in amore. Tutto ruota intorno alla scarsità, al gioco di domanda e offerta. Il mondo da lui concepito ha una sua logica evidente e sembra privo di sentimenti come la colpa, la gelosia, il risentimento o il romanticismo. Quando ottiene un incarico all'Università George Mason di Fairfax, Stati Uniti, Oberstein lascia la moglie e il figlio di cinque anni per andare a vivere in un hotel della cittadina americana. Ad Amsterdam lascia anche la sua nuova fiamma, che a volte gli telefona sconsolata. Tutto cambia quando, in un momento di debolezza, Oberstein acconsente alla richiesta dell'ex moglie di averlo vicino almeno una parte dell'anno per condividere l'educazione del figlio. Per un semestre, dunque, darà lezioni di Economia all'Università di Leida e niente sarà più come avrebbe dovuto essere. L'Olanda, e più in generale l'Europa, la terra che Oberstein ha sempre trovato profondamente decadente e corrotta, lo irretisce e travolge, dal punto di vista sia professionale che personale. E il meccanismo ben oliato della sua vita, a questo punto, fatalmente si inceppa.