Recensione
Scritto nel 1907 – e da allora il più venduto best-seller di christian-fiction della storia – questo romanzo profetico racconta l'ascesa del grande filantropo Giuliano Felsemburgh, democratico e rassicurante, fautore della pace mondiale, che realizza un mondo ideale con l’avvento di un nuovo umanitarismo che stempera le differenze fra le religioni e predica la tolleranza universale. Tutto viene accettato fuorché la Chiesa Cattolica, che – sempre in nome della tolleranza – viene straziata fin quasi alla sua completa eliminazione. Comunicazioni istantanee in tutto il mondo, trasporti aerei e sotterranei, luce solare artificiale, un parlamento europeo, attentati con kamikaze, il crollo della Russia, la crisi delle vocazioni, l’apostasia di preti e vescovi, la persecuzione e la solitudine del Papa: tutti elementi che oggi fanno parte della nostra storia e della nostra quotidianità e che in questo romanzo sono stati descritti con impressionante realismo. Il Padrone del mondo racconta il venir meno della fede cristiana non a causa di una persecuzione pubblica ma attraverso la subdola religione umanitaria del relativismo. La speranza è riposta nell’Unico che rimane fedele per sempre e nel Suo glorioso ritorno.
Nota breve
Best-seller sempre verde da 100 anni e oggi più che mai attuale: la profezia di un mondo perfetto ma senza Dio in cui trionfa l'uomo tecnologico e umanitario ma anticristico.
L'Autore
ROBERT HUGH BENSON (Wellington College, 1871 – Salford, 1914) figlio dell’Arcivescovo di Canterbury, ordinato sacerdote nella Chiesa Anglicana nel 1895, nel 1901 entra nei Resurrezionisti, comunità anglicana di impostazione benedettina. Nel 1903 scrive e pubblica il suo primo libro The Light Invisible. Ma in quell’anno avviene un altro fatto fondamentale: ormai completamente convinto che la Chiesa di Cristo debba essere unita sotto un’unica autorità, in una continuità di dottrina e tradizione, si converte al Cattolicesimo. Di questa scelta egli stesso illustrerà i motivi in Confessioni di un convertito. Nel 1904 riceve l’ordinazione sacerdotale. Con By What Authority? inaugura una lunga serie di romanzi storici in cui racconta i secoli delle persecuzioni anticattoliche in Inghilterra. Nel 1907 scrive quella che rimane probabilmente la sua opera più popolare, Il Padrone del mondo, dimostrando grande genialità anche nel filone fantascientifico, proseguito quattro anni dopo con L’Alba di tutto (Fede & Cultura, 2010), romanzo speculare in cui si immagina lo scenario opposto: un mondo ideale e utopico dominato dalla cristianità. Conduce una vita intensa dividendosi tra la sua missione di sacerdote e di apprezzato predicatore, i frequenti viaggi tra Roma e l’Inghilterra, e una feconda carriera di scrittore (nell’arco di una quindicina d’anni scrive diciassette romanzi, una dozzina tra saggi e testi di spiritualità, più alcuni lavori teatrali, libri per bambini e poemi). Si spegne a quarantatré anni a causa di una polmonite, morendo nello stesso modo in cui è vissuto: padrone di sé, sereno e impaziente di passare ad una nuova avventura.