"I viaggiatori che avevano avuto la fortuna di vederlo dicevano che il palazzo del principe di Ik, solitario e misterioso, sembrava spuntare dalla profondità segreta della terra. Dentro le mura custodiva cortili arabescati, fontane scroscianti, stanze misteriose dagli alti soffitti. E dentro le stanze, luccichio di sete colorate, bagliore di lame taglienti, fruscii sommessi e voci superbe... Si diceva che dalle sue cupole nascesse il sole... che tutte le strade che si allungavano verso oriente arrivassero alle sue mura. Si diceva che non tutti potessero vederlo. Per questo tutti desideravano, almeno una volta nella vita, arrivare a scorgerlo. O, almeno, a sognarlo." Così scrive l'Autrice nel Prologo di questo libro, ambientato nel Medioevo.