Ogni anno, inesorabilmente, scompaiono alcune parole. Cancellate, come se avessero perso il diritto di cittadinanza nel nostro linguaggio. Lo dicono i dizionari che in ogni nuova edizione eliminano alcuni lemmi perché ormai in disuso. Succede spesso, in tutte le lingue del mondo e uno dei primi ad accorgersene fu Javier Marías, lo scrittore spagnolo che vide una delle sue parole preferite (acercanza), sull'orlo del precipizio. Decise di dover intervenire e, per farlo, tornò a usarla in un suo testo, chiedendo ad alcuni colleghi di fare altrettanto. Solo così la parola sarebbe tornata viva, riconosciuta dall'uso. Enrica Caretta è andata a fondo della questione, mettendosi sulle tracce delle parole espunte dal Dizionario Devoto-Oli. L'idea: farle adottare da personaggi del mondo della cultura, del cinema, dello spettacolo, della letteratura, da studiosi, filosofi, scienziati, chiedendo loro di prenderne una sotto la propria ala protettiva, ma anche, come antidoto, di inventarne una e di rispolverarne un'altra per darle nuovo vigore. E per ogni parola salvata è nato un piccolo mondo, fatto di ricordi, idee e riflessioni, un mondo da condividere e da rimettere in gioco perché ci sono ancora parole da salvare, le troverete in queste pagine, e potete salvarle anche voi, scegliendo la vostra e scrivendoci a info@addeditore.it. Prefazione di Andrea Bajani.