Un invito al pensiero resistente, al pensare altrimenti, un momento fondativo di un diverso modo di ragionare, di vivere, che dia senso all’esistenza e significato alla stessa storia umana. Tibaldi chiede ai lettori di risvegliarsi dall’apatia e dall’indifferenza in cui siamo caduti e li invita a ragionare con la propria testa e a spendere la propria esistenza per valori fondamentali come la giustizia, la dignità della perso- na, la libertà, l’uguaglianza, sull’esempio di otto eroi che si sono sacrificati per denunciare le ingiustizie e risvegliare le coscienze: Socrate, Giordano Bruno, Giacomo Matteotti, don Minzoni, Sophie Scholl, Dietrich Bonhoeffer, Pavel Florenskij e Oscar Romeno.