Tutti abbiamo bisogno di perdonare, ogni giorno, tante persone e per tanti motivi! Il perdono dovrebbe essere il pane quotidiano per ogni uomo. Ma questa cosa così importante il più delle volte risulta difficile. E così, non perdonando, ci autodistruggiamo spiritualmente, psicologicamente, fisicamente: la mancanza di perdono è un vero flagello che rovina l'uomo e la sua salute, i matrimoni, le famiglie, la comunità, la vita sociale e conduce l'uomo all'inciviltà e al delitto e i popoli alla guerra e alla distruzione di tutto. Il perdono non è un lusso o peggio, come si pensa, una sconfitta o una fuga, ma è una necessità e una condizione tassativa per vivere nella pace, essere capaci di gioire e di dare gioia. Il perdono ci dà la capacità di vedere il bello del creato, di vedere le cose positive nella nostra vita e nella vita degli altri. Chi non perdona si fa del male, perché si porta dentro un peso che lo opprime, che lo fa vivere nella tristezza, nella chiusura del cuore: è sempre scuro in volto, duro nei modi e nei tratti e, ciò che è peggio, apre la porta a diverse malattie che possono colpire il suo spirito, la sua psiche e il suo corpo. Come Gesù, modello di perdono, dobbiamo perdonare sempre, di continuo, senza limiti (settanta volte sette al giorno), di cuore, a tutti, subito, anche ai nemici. Cosa ci aiuta ad aprire il cuore al perdono? L'amore e la preghiera.