Non c’è tregua per l’Austria, dal tradimento di Heinrich von Habsbach che la priva del suo reggitore, ultimo erede della potente famiglia Babenberger, nel 1246, fino al terribile secondo assedio turco di Vienna nel 1683. È tutto un succedersi di scontri e di guerre, che coinvolgono profondamente la comunità alpina di Wiesenberg. È come un’unica tempesta, provocata dalle ambizioni dei reggitori, dalle eresie e dalle aggressioni esterne, che costringono i pacifici abitanti a trasformarsi in guerrieri o in esuli, talvolta sbalestrati fino alla Germania settentrionale, dove un ramo della famiglia Adler partecipa alle alterne vicende dell’Hansa germanica. Ecco l’altro tema chiave della trilogia: l’esilio, le vicende che costringono le famiglie a dividersi e a trapiantare rami altrove. Cuore delle famiglie, anche e soprattutto nell’infuriare della tempesta, restano sempre le nonne, motivo conduttore della narrazione. Dopo le dure prove delle guerre hussite, del primo assedio turco di Vienna del 1529, della spaventosa guerra dei Trent’Anni, il periodo termina con le eroiche gesta per salvare l’Europa dalla marea islamica durante il secondo assedio di Vienna.