Il sacerdozio comune dei cristiani secondo san Pietro e nella Lettera agli Ebrei è il tema di due conferenze che il card. Vanhoye ha tenuto nel XVI Convegno dell’Apostolato della Preghiera (Sassone-Ciampino, 8-11 settembre 2010). Secondo San Pietro, i cristiani devono avvicinarsi a Cristo, lasciarsi trasformare da lui, pietra viva, in altrettante pietre vive, entrare nella costruzione della casa spirituale, che è fondata da lui, e fare le loro offerte per mezzo di lui. Per la Lettera agli Ebrei il sacerdozio dei cristiani è una realtà esistenziale, che coinvolge tutta la vita dei cristiani e che presenta due aspetti: quello della relazione intima con Dio, grazie alla piena libertà di entrare nel santuario, e quello dell’offerta dei sacrifici, rendimento di grazie e vita di carità.
Il card. Albert Vanhoye, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha insegnato sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: Le letture bibliche delle domeniche (3 voll. – anni A, B, C); Mistero di Cristo e vita del cristiano; Vivere nella nuova alleanza; Messa, vita offerta; Accogliere l’amore che viene da Dio. Nel 2009 una serie di opuscoli: Gesù modello di preghiera; La preghiera di Gesù nella Lettera agli Ebrei; Il mistero del Natale; La spiritualità sacerdotale dell’Eucaristia; Il cuore sacerdotale di Gesù; Voi siete corpo di Cristo. Nel 2010: Ministero pastorale e santità sacerdotale nel Nuovo Testamento; Il mistero della Pasqua; Cristo e l'uomo; La novità del sacerdozio di Cristo.