"Il presente volumetto vuole confrontarsi con le domande della realtà di oggi e preparare basi teologiche e pastorali per discuterne. A una risposta possiamo giungere solo attraverso la comune riflessione sul messaggio di Gesù, attraverso uno scambio di esperienze e argomenti, attraverso la comune preghiera" (W. Kasper). Tema del libro è la "buona notizia" della famiglia: la famiglia, cioè, nella prospettiva della fede cristiana. Fra l'altro, il teologo e cardinale tedesco suggerisce che non basta considerare il complesso e spinoso problema dei divorziati risposati esclusivamente dal punto di vista canonico-giuridico e dalla prospettiva della Chiesa come istituzione; abbiamo invece bisogno di cambiare paradigma, considerando la situazione - come ha fatto il buon Samaritano - anche dalla prospettiva di chi soffre e chiede aiuto. Su queste posizioni, è aperto il dibattito.
Il libro è un autorevole strumento di preparazione al prossimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Comprende 1) il testo integrale della Relazione introduttiva al dibattito concistoriale, munita di una Premessa e di due Appendici; 2) le Considerazioni finali di Walter Kasper riguardo al dibattito svoltosi all’interno dell’assemblea dei cardinali; 3) l’Epilogo: «Che cosa possiamo fare?».
Il testo introduttivo ai lavori dell’ultimo concistoro, commissionato da papa Francesco, è stato pensato dal card. Walter Kasper come un’ariosa ouverture che prelude a una nuova sinfonia di voci. «Il presente volumetto vuole confrontarsi con le domande della realtà di oggi e preparare basi teologiche e pastorali per discuterne. A una risposta possiamo giungere solo attraverso la comune riflessione sul messaggio di Gesù, attraverso uno scambio di esperienze e argomenti, attraverso la comune preghiera» (W. Kasper).
Tema del libro è la “buona notizia” della famiglia: la famiglia, cioè, nella prospettiva della fede cristiana. Fra l’altro, il teologo e cardinale tedesco suggerisce che non basta considerare il complesso e spinoso problema dei divorziati risposati esclusivamente dal punto di vista canonico-giuridico e dalla prospettiva della Chiesa come istituzione; abbiamo invece bisogno di cambiare paradigma, considerando la situazione – come ha fatto il buon Samaritano – anche dalla prospettiva di chi soffre e chiede aiuto. Su queste posizioni, è aperto il dibattito.
Papa Francesco ha detto
Aprendo i lavori del concistoro straordinario sulla famiglia, il 20 febbraio 2014 papa Francesco si è rivolto al collegio cardinalizio con queste parole: «La famiglia rappresenta nel mondo come il riflesso di Dio, Uno e Trino. Eppure la famiglia oggi è disprezzata, è maltrattata, e quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell’umanità. Ci viene chiesto di mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, accompagnandoli in tante difficoltà, con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d’amore».Dopo la relazione, lo stesso papa Francesco si è complimentato così: «Nel lavoro del cardinal Kasper, che vorrei ringraziare, ho trovato profonda teologia, direi anche un pensiero sereno nella teologia. È piacevole leggere teologia serena. E ho trovato anche il sensus Ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa… Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea: questo si chiama “fare teologia in ginocchio”. Grazie! Grazie!».