In nome di quella trasparenza tante volte invocata da Papa Francesco per la Chiesa, il libro apre spiragli di luce su una grave problematica interna alla vita consacrata femminile: gli abusi di potere, di coscienza o sessuali all'interno di ordini, monasteri e istituti, che portano donne e ragazze a spegnere il fuoco della vocazione e abbandonare il percorso religioso intrapreso, anche dopo anni. Sono loro stesse, suore o ex suore, che stanno per lasciare o hanno già lasciato quella che per anni è stata la loro "casa-, a raccontare ciò che hanno subito: mobbing, ricatti, manipolazioni, discriminazioni in base alla nazionalità, violazione del foro interno (cioè dei segreti della propria coscienza), problemi di salute sottovalutati o usati come pretesto per l'emarginazione. Il volume raccoglie - in forma assolutamente anonima - le testimonianze di donne di tutto il mondo e di diverse età che, dopo anni di silenzio, per paura o perché sotto forte pressione psicologica, hanno deciso di far sentire la loro voce, in modo da poter aiutare chi ancora non ha il coraggio di reagire. Un "velo-, come quello tolto dal proprio capo, che ora cade per rivelare storie altrimenti nascoste. Per questo, il libro offre anche degli spunti sui percorsi di "rinascita-, quindi sugli strumenti del Diritto canonico o della psicoterapia in supporto e a tutela delle consacrate oppure sulle iniziative all'interno della Chiesa che aiutano queste donne a riprendere la vita in mano e ad andare avanti, a volte anche ricominciando il cammino religioso. Voglio rendere omaggio a queste donne che hanno coraggiosamente accettato di parlare e dare la loro autentica testimonianza. Dobbiamo ascoltarle, sentirle e prendere coscienza che la vita consacrata, nella sua diversità, come altre realtà ecclesiali, può generare sia il meglio che il peggio. Dalla prefazione di suor Nathalie Becquart.