IL VIANDANTE DELLA FILOSOFIA
Autore: GALIMBERTI UMBERTO ALLONI MARCO
Editore: ALIBERTI
Data di pubblicazione: Aprile 2011
Collana: DIALOGHI
Codice: 9788874247363
Dimensioni: 18 cm x 11 cm x 1 cm
Peso: 123 g
Pagine: 107
Disponibilità: ESAURITO
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Descrizione di "IL VIANDANTE DELLA FILOSOFIA"
«Il cristianesimo continuerà a improntare la mentalità occidentale nella forma psicologica della speranza: nel senso che siamo tutti cristiani, anche gli atei, anche i miscredenti! E nel momento in cui guardiamo al futuro come a una promessa o forma di riscatto, siamo tutti inscritti in questa logica della cristianità».
Prefazione La filosofia come erranza
I. Non è un luogo dove si offrono soluzioni. Dalla metafisica al nichilismo
II. Tutto è cristiano, in Occidente. Verità assoluta ed etica del viandante
III. La tecnica fa fuori l’uomo. Autorealizzazione nell’era della tecnica
IV. L’inconscio di Freud è una cosa seria. Anima, corpo, psichiatria e fenomenologia
V. Poi però andava al bordello. Condotte morali e vita da monaco
VI. È più facile maneggiare idee. Perdita del testimone, passato e futuro
In Galimberti l’eredità della grecità si trasforma in una maieutica moderna, e coincide con la presa di coscienza della fine della metafisica e dell’avvento del nichilismo. In questo proibitivo compito – presentare le modalità di convivenza con la disperazione – Galimberti suggerisce non una retorica del disincanto, bensì le chiavi di resistenza nei confini dell’instabilità e della perdita, ormai interamente dominati dalla tecnica. E il valore paradigmatico ed esemplare di tale insegnamento è nel noma-dismo morale come presupposto alla sfida del nichilismo. Argomentata analisi degli strumenti che nei secoli la filosofia ha offerto all’uomo, l’opera di Galimberti è dunque una tangibile risorsa intellettuale ed esis-tenziale nel baratro dell’assurdo.
Questo piccolo libro è un percorso tra le ragioni che rendono la filosofia un’insostituibile compagna di ricerca non già delle ragioni ultime ma, nemmeno troppo paradossalmente, della ricerca come ragione ultima.