"Il Vittorioso", periodico a fumetti promosso dalla Gioventù Italiana di Azione Cattolica (GIAC), nasce nel 1937 e si ritaglia una sfera di assoluto rilievo nel panorama della stampa per ragazzi. Una voce originale all'interno di un settore in crescita, un terreno su cui il cattolicesimo italiano andrà progressivamente distinguendosi con un'intensa azione formativa e culturale, realizzando, negli anni '20 e '30 del Novecento, un vero e proprio progetto educativo. Il nuovo settimanale punta molto sul fumetto, che gode di un buon successo presso il pubblico italiano. Il gruppo redazionale, in controtendenza con l'americanismo imperante, sceglie da subito di non utilizzare fumetti stranieri, alimentando una vera e propria scuola di autori e disegnatori (fra cui Caesar, Craveri e Landolfi) e ospitando tra l'altro il debutto del giovane Jacovitti. Il nuovo giornale svolge inizialmente un'azione essenzialmente preventiva, proponendo ai giovani una "sana e intelligente" lettura. In breve tempo, "Il Vittorioso" si distingue, nell'ampio panorama della stampa cattolica per ragazzi, per una linea molto fresca e per la capacità di dialogare anche con chi non frequenta le parrocchie, proponendo una lettura in grado di coinvolgere la fascia di età adolescenziale e contendendo il terreno alle organizzazioni del regime, prima, e a quelle vicine al PCI, poi.