«Il XX secolo è alla fine arrivato, con determinazione mai prima così consapevole nella storia del pensiero, alla dichiarazione della finitezza come nostra peculiarità. Intesa non come condizione relativa ad un altro essere, ma in se stessa e basta. Non ente creato, dunque, ma ente puro e semplice che non mendica spiegazioni, e si limita ad esistere in se stesso, su se stesso e per se stesso, fino ad annullamento. La questione non è soltanto filosofica: essa s’incarna continuamente nel finire che costituisce l’esistenza impastata di carne e sangue, con tutto l’ornamento di speranze, ideali, emozioni e commenti che vanno poi a morire, e che continuiamo a chiamare vita. Nel finito, chiamato con più eleganza finitudine, ma sempre uguale a se stesso nella sua banalità ultima, si mangia e si beve, ci si sposa e ci si marita, si compra e si vende, si pianta e si costruisce, per dirlo con l’evangelista Luca, e poi si sparisce dal mondo. […] Ecco perché, a consolare questa nostra finitezza, noi annunciamo con franchezza e gioia l’evento che è Gesù Cristo. Uomo storico, dalla cui umanità possiamo però risalire all’essere non storico che è Dio, precisamente nella figura di Logos e Figlio di Dio, e Dio egli stesso. Risalita che ci salva, com’è intuibile. Risalita che esige di ricostruire la filosofia come amore alla sapienza, che aggiunge alla intelligenza la umiltà».
Dall’Introduzione
Giuseppe Pollano, presbitero della diocesi di Torino, è nato il 20 aprile 1927 ed è morto il 2 gennaio 2010, nel cuore dell’anno sacerdotale. È vissuto e ha esercitato ininterrottamente il suo ministero nel Santuario della Consolata di Torino, ricoprendo in diocesi vari incarichi: docente di Teologia Spirituale presso la sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale; delegato arcivescovile per la Pastorale della cultura; responsabile della Pastorale della scuola e dell’Università, ambiti nei quali ha collaborato con l’Ufficio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana; coordinatore del Forum Chiesa-Città, incontro periodico dell’Arcivescovo con i principali responsabili della società civile. In questa collana ha pubblicato: Per una nuova cultura di carità. Amare come Dio (2003) e La Chiesa è carità (2006).