Nel 1974 Oriana Fallaci pubblica “Intervista con la storia”. È un libro che fa epoca, viene tradotto nel mondo, studiato nelle università, continuamente ristampato. Nessuno, come lei, era riuscito ad avere accesso a personaggi così importanti, quelli che potevano realmente decidere del destino dell'umanità. Ma a una giornalista del suo calibro, non poteva bastare: in seguito mette a segno per il “Corriere della Sera” due straordinari reportage dall'Iran di Khomeini e dalla Libia di Gheddafi, che compongono la prima parte di questa “Intervista con il Potere”. E nelle interviste - realizzate dal 1964 al 1982 come inviata dell'“Europeo” - della seconda parte sfilano ancora davanti al lettore i nomi che hanno fatto la storia della fine del Novecento: Robert Kennedy, James Farmer, il Dalai Lama, Rascida Abhedo, Faruk El Kaddoumi, Sandro Pertini, Giovanni Malagodi, Ugo la Malfa, Giancarlo Pajetta, Enrico Berlinguer, Deng Xiao-ping, Lech Walesa, Mieczyslaw Rakowski, Ariel Sharon. Un ritratto del Potere fatto senza soggezione, lontano dalle gentilezze di rito, inedito, sorprendente e rivelatore.