Raffinato protagonista dell'élite del suo tempo, James Tissot (Nantes 1836 Chenecey-Buillon 1902) è un pittore la cui arte è ancora oggi per alcuni aspetti un enigma, tra influenze impressioniste e istanze preraffaellite. Personaggio celeberrimo nella storia dell'arte britannica e francese, amico di Whistler, Degas, Manet, ma anche di Helleu, Boldini o Gervex, Tissot incarna uno stile, il talento francese di un esiliato a Londra. Francese di nascita ma britannico di adozione, vissuto a suo agio tra conservatori e liberali, Tissot celebra nei suoi quadri la vita dell'alta borghesia - il ceto portato in auge in epoca vittoriana tra rivoluzione industriale e colonialismo - trasformando la quotidianità in imprese eroiche e celebrative, mutando ogni gesto in un cliché non privo di originalità. Realizzata a corredo della mostra romana, la monografia racconta l'arte e la vita di Tissot, tra Francia e Inghilterra, impressionisti e preraffaelliti, conservatori e liberali, documentando da un lato l'influenza che su di lui ebbero l'ambiente parigino e la realtà londinese, dall'altro il suo incredibile talento di colorista e di fine osservatore del suo tempo. Il volume presenta i saggi di Cyrille Sciama, Alison Smith, Emanuela Angiuli e Paolo Serafini. Seguono il catalogo delle opere, la biografia e la bibliografia.