"Con il suo fisico sottile, gli abiti fatti su misura e il profumo francese, JoAnn, la mia nonna materna, in confronto alle altre donne della mia famiglia era Jackie Kennedy. Da lei si mangiava coq au vin e si ballava per ore sulle musiche degli anni Venti. E siccome per un bambino come ero io, dodici mesi erano troppi tra un compleanno e l'altro, si inventava feste in continuazione, con tanto di mago e pony. Ogni minuto trascorso con lei infondeva in me la speranza di un futuro migliore. Così, nell'inverno del 2005, durante i primi mesi della sua malattia, mi sentii vittima di un pessimo scherzo del destino, come se mi avessero sottratto qualcosa di valore inestimabile, rimpiazzandolo con una copia falsa." Quando l'Alzheimer comincia a portarsi via la memoria di quella nonna adorata, che sapeva rendere speciale la vita di ogni giorno, Robert si rende conto che non c'è niente di più fugace di un'atmosfera. Tuttavia, seppur devastato, nell'accompagnare JoAnn nel suo difficile viaggio verso l'oblio, Robert scopre che quella terribile malattia cancella gli aspetti negativi del carattere della nonna, quegli stessi che per lunghi anni l'avevano tenuta lontana dall'unica figlia, e risveglia in lei un desiderio sopito di amore e riconciliazione. Con conseguenze inaspettate su tutta la famiglia. Intriso di affetto palpabile e verve, il delicato omaggio di un eterno ammiratore a una donna amata e indimenticabile.