Le crisi ci sono sempre state nel corso della storia. Nulla, o quasi, di nuovo, dunque. Tuttavia, ciò che distingue la crisi attuale dalle precedenti è la tensione che caratterizza la società odierna, che si muove verso due opposte direzioni: da un lato, la globalizzazione e l'interdipendenza che essa implica; dall'altro il crescente narcisismo individuale, sociale e politico. Un conflitto pericoloso e difficilmente sanabile, che apre le porte verso disastrosi scenari. Per correggere la rotta, "La Kabbalah in tempi di crisi" propone una nuova prospettiva di fronte alle sfide del mondo, considerandole conseguenze necessarie del crescente egotismo dell'umanità, anziché una serie di errori. In questo spirito, il libro suggerisce i modi per utilizzare i nostri egoismi a beneficio della società, piuttosto di cercare di sopprimerli. Illuminati dalla saggezza della Kabbalah, i capitoli iniziali propongono una nuova comprensione della Creazione in generale e dell'esistenza umana su questo pianeta, in particolare. A essi fa seguito una panoramica storica di come si sia evoluto l'egoismo degli uomini e le sue conseguenze. I capitoli finali poi affrontano i problemi sociali, politici, culturali che oggi ci minacciano, spiegando come ciascuno di noi possa far coincidere il proprio interesse con quello della collettività e dimostrando come possa essere ridotta la distanza tra soggettivismo e altruismo. A vantaggio di tutti.